Maggio 4, 2024

Cavalieri Teutonici

Fieri sostenitori della Guerra Santa, furono Protagonisti di una serie di crociate guadagnando il rispetto della Cristianità medievale nelle aree sottoposte al loro controllo, ovvero la regione baltica e la Germania settentrionale ove istituirono un sistema di governo forte ed autorevole.

L'ascesa; la lotta contro i Pagani prussiani, le guerre contro Polonia e Lituania; lo scontro con la Russia di Alexander Nevsky e la disfatta di Tannenberg rivelano la costante tensione all’affermazione della fede.

Cominciarono con la costruzione di un ospedale in Terrasanta, finanziato dai Mercanti di Brema e di Lubecca nel 1128 per proteggere e curare i Pellegrini e nel 1128 un gruppo di Cavalieri aderenti alla prima crociata rifondò l’Ordine, imprimendogli carattere militare.

La riforma fu nel 1212 integrata da Federico II di Hohenstaufen con l’adeguamento al modulo ospitaliero per gli aspetti religiosi e al modulo templare per gli aspetti militari.

Vestivano mantello bianco con croce nera patente sul lato sinistro.

L'insegna esibiva la croce nera in campo argento e sugli scudi e sui sigilli alloggiava l'aquila dalle ali aperte e gli artigli protesi a ghermire.

Più semplice era lo stendardo: bianco e nero crociato.

A differenza degli altri Ordini gerosolimitani, essi restarono ancorati fin dalle origini ad un'ideale nazionale circoscritto alla Vaterland germanica ovvero: furono tedeschi coesi da una impresa straordinaria in terre lontane e, pur impegnati in Outremer con Templari ed Ospitalieri, allargarono il loro campo d'azione nelle regioni del Nord/Est europeo per cristianizzare le tribù baltiche alloggiate in quelle inesplorate lande.

Si trattò di un’opera d'insediamento e di conquista favorita dall’intenso rapporto che, con l'Imperatore svevo, intrattenne il Gran Maestro turingo e Consigliere di Corte Hermann von Salza, succeduto ad Heinrich Bard.

Acquisirono, pertanto, enorme potere in Puglia e in Sicilia distinguendosi per la vocazione al sacrificio forse mutuata dalla tradizione pagana non del tutto rimossa dalla conversione al Cristianesimo: la sopravvivenza del Walhalla di Odino, ove erano accolti Eroi e Guerrieri.

Tra il 1229 e il 1279 sconfissero gli Slavi pagani della Prussia e dettero vita a molte città nell’area baltica, dal golfo di Finlandia alla Pomerania polacca.

Nel XVI secolo l’Ordine subì l’esproprio del feudo nella parte meridionale di quelle regioni ed i suoi beni furono secolarizzati e trasformati nel 1525 nel Ducato di Prussia, mentre Estonia e Lettonia venivano divise tra Polonia, Russia e Svezia.

Fu Napoleone Bonaparte a sciogliere nel 1809 la Confraternita che, restaurata in Austria nel 1834, recuperò la propria identità.

La Storia

Nacquero come Fratres hospitalis Sanctae Mariae Theutonicorum Ierosolimitanorum, ispirandosi alla chiesa dedicata a Santa Maria e ubicata a Sud/Est di Gerusalemme, ove si insediarono i Tedeschi al seguito di Federico Barbarossa prima e di Enrico VI dopo.

Fra il 1198 e il 1199 ottennero la regola di Sant'Agostino con una Bolla di Innocenzo III.

Accoglievano solo membri dell’Aristocrazia tedesca e, infatti, fin dall’inizio mantennero un principio nazionale rigidamente circoscritto alla Vaterland germanica pur acquisendo il ruolo di Protagonisti della difesa della Terra Santa.

Si distinsero dalle altre Confraternite per il ruolo che riservarono alla Donne, deputate all’ assistenza di Feriti e Ammalati, e investirono il loro enorme potere sulle attività del Gran Maestro Hermann von Saltza che, nato nella omonima località da una famiglia turinga nel 1170; morto a Salerno nel 1239 ed inumato a Barletta, aveva conosciuto Federico II di Hohenstaufen a Norimberga nel 1216; ne era divenuto Consigliere diplomatico; era stato Interlocutore privilegiato di Onorio III e, in virtù dell’ampio credito goduto presso la Curia romana, era stato di grande sostegno agli interessi imperiali.

Egli rese possibile il rinvio della Crociata sollecitata dal Papa; ebbe ruolo cruciale nel reclutamento di milizie tedesche a servizio dell’Impero; fu più volte in Siria per organizzare la liberazione del Santo Sepolcro; combinò le nozze dello Staufen con Jolanda di Brienne, titolare della tiara gerosolimitana; partecipò alla campagna federiciana del 1228 che, definita crociata degli scomunicati, fu disertata da Templari e Ospitalieri ligi alle prescrizioni della Chiesa.

Hermann fu instancabile e raffinato diplomatico e, pur fedele al suo Signore fino alla morte, non trascurò mai il prestigio teutonico: la sua abilità politica consentì ai suoi Cavalieri l’acquisizione di una serie di fortezze e domus lungo la dorsale tra Libano e Giordania, per la difesa del litorale siro/palestinese.

Impresse, in definitiva, all’Ordine una reputazione tale che, tra il 1225 ed il 1226, il nobile polacco Konrad Mazowiecki gli si appellò per combattere i Pagani della vicina Prussia.

Profittando degli ottimi rapporti intercorrenti fra quel Ducato e la Corte sveva, von Saltza ottenne da Federico II il 26 marzo del 1226 a Rimini la conferma delle donazioni fatte dallo stesso Duca sul territorio di Chelmno ed il diritto dell'Ordine di conquistare ed evangelizzare la Prussia.

Da quel momento e per circa cinquant’anni i Teutonici condussero una lunga e cruenta conquista di quelle aree: trasferitivisi con le loro Armate ed i loro Architetti, vi fondarono nuove città; castelli; porti e centri di attività commerciali miranti a contrastare le ricorrenti migrazioni barbariche sul versante orientale europeo.

Nel 1237 al territorio prussiano annessero la Livonia, già assegnata ai Cavalieri Portaspada con i quali, dopo averli inglobati, assoggettarono anche l’Estonia.

La Prussia

I Prussiani erano ostili alla confessione romana e ai tentativi colonialistici del Duca polacco Konrad Mazowiecki che aveva tentato di convertirli pacificamente, incaricando dell’ evangelizzazione il cistercense Christian di Freyenwald.

Nel 1214, dopo aver cristianizzato alcuni Nobili della Pogesamia: regione alloggiata sul corso inferiore della Vistola, Costui fu designato primo Vescovo di Prussia da Innocenzo III e, malgrado i risultati fossero stati modesti, d’intesa con Konrad istituì l’Ordine militare dei Cavalieri di Dobrzin praticando metodi più energici, soprattutto nell’area di Chelmo.

Nel 1225 i Cavalieri furono pesantemente sconfitti dai Prussiani a Brodnica e nell’inverno del 1226 una Ambasceria del Duca polacco guidata da Christian scese in Italia per incontrare il Gran Maestro Hermann von Salza: il sostegno della sua Confraternita avrebbe soffocato la tenace resistenza anche dei Lituani, che occupavano la costa baltica dalle foci della Vistola alla regione del Njemen e che angariavano i territori recentemente cristianizzati della Livonia, Lettonia ed Estonia.

In cambio, ai Teutonici veniva promessa una rilevante estensione territoriale nella bassa valle della Vistola: il Kulmerland, con capitale a Kulm e con tutte le terre che essi fossero riusciti a sottrarre ai Pagani.

Onorio III, prima nel 1216 e poi nel 1221, aveva confermato ed ampliato i privilegi dell' Ordine concedendo l’esenzione dalle decime; la facoltà di costruire chiese sui propri possedimenti; la subordinazione al solo giudizio papale.

Il Gran Maestro von Saltza, tuttavia, attese anni prima di intervenire sul Baltico previe assicurazioni di Federico II per il quale quelle aree erano naturali appendici dell'Impero e del Papato: il trattato col Duca Konrad Mazowiecki fu siglato a Kuschwitz solo il 30 giugno del 1230 e nel marzo del 1231, con l’intesa di Rubenicht, fu concluso un accordo anche con Christian di Prussia il quale, rinunciando ad ogni pretesa sui possedimenti del Kulmerland, cedette un terzo dei suoi beni all'Ordine.

A partire proprio da quell’anno, intanto, giunsero in Prussia i Cavalieri con Hermann Balk, in seguito Landmeister prussiano. Egli era scortato da cinque Sodali e da un centinaio Armati presto rincalzati da altre Unità provenienti dalla Germania settentrionale.

Si acquartierarono a Vogelsang, sulla sponda sinistra della Vistola, e costruirono in fretta una piazzaforte nella meridionale Nessau.

Nella primavera dell’anno successivo, alla testa di un migliaio di Uomini, Balk guadò il grande fiume; condusse duri attacchi ai cui margini eresse la fortezza di Torun, in omaggio alla palestinese Toron; avviò il rastrellamento del Kulmerland, di fatto impadronendosi della terra e alterando gli accordi scritti; rifondò Kulm sul modulo delle città/fortezze dell'Ordine: ovvero una pianta a scacchiera dominata da un terrapieno sormontato da un castello; impose ai Coloni un servizio di leva permanente; infine fondò a Nord di Kulm il castello di Marienwerder che, dal 1254 al 1526, fu sede dei vescovi di Pomerelia.

A legalizzare lo Stato Teutonico furono Federico II e Gregorio IX ma col tempo l'Ordine prese ad inglobare estese aree polacche.

Nell’inverno del 1233 fu bandita una nuova crociata antiprussiana e nel 1237 fu costruito il castello di Elbing: al momento della morte di Hermann Von Salza, i Teutonici controllavano ormai tutto il Kulmerland, la Pomesania e la Pogesania e tentarono di avventurarsi verso Novgorod e Pskov, ma il Principe di Novgorod Alessandro Nevskij ne annientò le velleità annientandoli nel 1242 sul lago ghiacciato Peipus, in una battaglia epocale.

Dopo tale disfatta, l’Ordine concentrò il proprio impegno contro le Genti lituane insediate fra Prussia e la Livonia e, malgrado l'ostinata resistenza, nel 1283 occupò la Prussia.

All'inizio del XIV secolo, ormai forti di prestigio e potere, la Confraternita si affermò come potenza militare e finanziaria di primo piano in Europa raggiungendo il massimo splendore col Gran Maestro Winrich von Kniprode.

Il declino degli Uomini della croce nera, che avevano aggiogato ed umiliato le Popolazioni Baltiche, ebbe inizio a margine della pesante sconfitta subita a Tannenberg nel 1410, quando il Sovrano polacco Jagellone Ladislao II li obbligò a obbligò a condizioni umilianti.

In realtà, circoscritti nella morsa dei Principi tedeschi da una parte e delle Genti slave dall’altra, essi dovettero fronteggiare enormi difficoltà appesantite dalla affermazione della riforma luterana, che ne produsse la crisi irreversibile.

Le idee protestantiche, infatti, minarono la loro pur incrollabile fede producendo una scissione interna finché, nel 1525, il Gran maestro Alberto di Brandeburgo aderì al Riformismo trasformando la Prussia in Ducato ereditario brandeburghese e di fatto dissolvendo lo Stato teutonico.

L'Ordine sopravvisse sotto la protezione degli Asburgo, presso i quali ripararono gli ultimi Cavalieri restati fedeli alla fede romana.

Nel 1809 Napoleone Bonaparte lo sciolse ma, nel 1834, Francesco I d'Austria lo restaurò modificandone lo statuto e aggiornandolo ancora in conformità al Diritto canonico nel 1929; tuttavia, durante il nazismo fu Hitler ad ancora soffocarlo.

Attualmente ha accentuato il carattere religioso per effetto del nuovo regolamento approvato dalla Sede Apostolica nel 1965 ed ha sede a Vienna.

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